2003


La mostra, organizzata in occasione dei 350 anni che decorrono dalla nascita del musicista e compositore italiano Arcangelo Corelli, realizzata dal Comune di Fusignano, a cura di Rodobaldo Tibaldi e progettata dall’associazione culturale Mirada, presenta uno sguardo panoramico sulla musica barocca ed i compositori del tempo,con particolare attenzione rivolta al musicista e compositore romagnolo Arcangelo Corelli. Il percorso espositivo propone un itinerario che parte dal concetto di incisione e stampa musicale per approdare,attraverso testi ed immagini elaborate al computer,all’iterazione esistente tra immagine e suono.

Arcangelo Corelli, nato a Fusignano nel 1653 e scomparso nel 1713, ha esercitato un’influenza importante sui suoi contemporanei,che si è estesa sino alla successiva generazione di compositori.Intraprese gli studi a Bologna,per poi stabilirsi a Roma verso gli anni 70 del 1600.Grazie alle proprie imprese musicali la sua reputazione cominciò a crescere a livelli internazionali e non ebbe problemi nell’ottenere il supporto di regnanti e patroni influenti. Corelli occupò una posizione di guida nella vita musicale della Roma barocca,esibendosi come violinista e dirigendo esibizioni spesso in occasioni di importanza a cui affluiva un grande pubblico.

Il percorso della mostra si apre introducendo diverse testimonianze, quali incisioni e stampe musicali di raro pregio nell’intento di esplicare l’influenza di un sistema di riproduzione sulla qualità del suono riprodotto.
Il percorso espositivo propone un itinerario che parte dal concetto di incisione e stampa musicale per approdare,attraverso testi ed immagini elaborate al computer,all’iterazione esistente tra immagine e suono. Nella prima sezione, dopo un inquadramento generale della storia della stampa in particolare musicale, è possibile ammirare i libri a stampa originali del periodo analizzato, tra cui l’Harmonice Musices Odhecaton A realizzato dal Petrucci. Petrucci riuscì a superare i problemi tecnici insiti nella stampa musicale e che avevano fatto sì che nessun libro fosse stato stampato nel ‘400, ovvero i caratteri particolari per note, chiavi, alterazioni, segni di mensura etc., collocazione, allineamento e spaziatura degli stessi sul pentagramma, e, per ultimo, la precisa corrispondenza tra le note e le sillabe del testo. Questi problemi sono superati dall’editore marchigiano mediante l’uso di caratteri mobili e tre diverse impressioni degli elementi sul medesimo foglio. Non poteva mancare il successivo passaggio, ovvero la tecnica sperimentata da Andrea Antico. Egli incisore e musicista,usa per tutte le sue edizioni la xilografia. A lui si deve si deve anche la pubblicazione della prima raccolta di musica per tastiera, le Frottole intabulate da sonare organi del 1517. In mostra si può vedere il Liber quindecim missarum del 1516.
Passando al 1600, si possono ammirare l’Antifonario stampato da Nicola Misserino, e dello scorcio del 1500 la stampa del Marenzio, forse addirittura la copia di sua proprietà, del sesto libro del Madrigale a cinque voci. La tecnica messa a punto della singola impressione , creata per diminuire i costi, aumenta la possibilità della tiratura, ma ovviamente diminuisce spesso la qualità della stampa.

Verso la fine del Cinquecento viene sperimentata la calcografia, ovvero l’incisione su rame, che permette una notevole raffinatezza nella scrittura musicale e nella decorazione del frontespizio, delle pagine e di altri elementi tipografici.Uno degli esempi più splendidi di musica per tastiera incisa su lastre di rame è costituito dal primo libro di Toccate e Partite d'Intavolatura di Girolamo Frescobaldi, pubblicate a Roma nel 1615, e che ebbe diverse ristampe, presente anch’essa in mostra.
Conclude questa sezione la stampa calcografica corelliana, spartiacque cronologico in quanto datata 1700, delle Sonate a Violino e Violone o cimbalo. Si tratta di una splendida edizione stampata con la tecnica calcografica di Gasparo Pietrasanta.
Si potranno ascoltare nella sala successiva le parti musicali esposte in mostra, per creare un utile collegamento tra scrittura e sonorità.
La mostra si conclude con un sezione didattica di approfondimento sulla figura di Arcangelo Corelli.

La mostra, pensata per un largo pubblico, prevede anche la realizzazione di laboratori didattici rivolti alle scuole e rappresenta un’ottima occasione per avvicinarsi, anche da profani, al mondo complesso e affascinante della musica e della sua rappresentazione nel XVIII secolo.

 

La mostra è stata realizzata grazie anche al contributo della Cassa di Risparmio di Ravenna e alla collaborazione del Civico Museo Bibliografico musicale di Bologna.


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Museo Civico S. Rocco
Via monti n. 5 Fusignano (RA) 

Per info: Associazione Mirada, Via Mazzini 83 Ravenna Tel +39 0544 217359 - info@mirada.it


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