Cattive Abitudini è una sorta di graphic novel, in cui i testi dell’omonimo disco dei Massimo Volume diventano “sceneggiatura e dialoghi” per le tavole di Gianluca Costantini (disegnatore e blogger ravennate). Si parla di una comunanza di intenti tra gli autori che viaggia su un binario dell’immaginazione fatto di suggestioni, di intuizioni impalpabili, di scenari onirici e dai contorni volutamente indefiniti, ma soprattutto di colori. Da un lato, le parole di Emidio Clementi – forse tra le cose migliori mai scritte dal front man della band bolognese – guadagnano, separate dalla musica e calate nei disegni, la giusta dimensione poetica e letteraria, rivelando in questo contesto ancor più forza evocativa; dall’altro, i disegni di Costantini rinunciano a soggettivare troppo la materia, a legarla strettamente all’interpretazione dell’autore, lasciando invece a chi guarda il compito di unire i puntini e di cogliere i significati. Lo scorrere delle pagine è un flusso inarrestabile, una nebbia fatta di rosso, ocra, azzurro, verde, bianco che ha a che fare con l’Es freudiano, più che con la razionalità e il controllo di un Super Io da comic book classico. Continua
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